C'ERA UNA VOLTA...
C’era una volta una giovane ragazza del sud che salì a Milano con sua sorella per motivi lavorativi , non sapendo che, oltre il lavoro, ad aspettarla c’era l’uomo della sua vita .
Dopo un anno d’amore si sposò ed ebbe una piccola creatura di nome Fabiola.
Il nome lo scelse il padre della bimba ricollegandolo al nome della principessa del Belgio regalandole, così, un titolo non suo. I tre partirono per l’Australia sperando di costruire all’estero la loro nuova vita insieme.
Qualche mese dopo il padre della bambina perì in un incidente stradale e sua madre decise di ritrasferirsi con lei a Milano per ripartire da zero dove tutto era iniziato .
Fabiola crebbe in fretta ed, essendo l’unico punto di forza della madre, si responsabilizzò velocemente.
La assecondò in tutte le sue scelte, trasferendosi assieme a lei in varie parti d’Italia cambiando radici, mentalità, amicizie, luoghi e abitudini. “Mettersi sempre alla prova e sapersela cavare” era la cosa che aveva appreso nella sua giovane vita.
Ella diventò presto forte e indipendente affrontando senza paura gli ostacoli della vita .
Non riuscì a fare altrettanto con le persone.
Per quanto lei si sforzasse nel prendersi cura degli altri, non comprendeva il motivo per cui non riuscisse ad essere apprezzata e ricambiata con le stesse attenzioni. Allora si chiedeva che cosa non andasse in lei e in cosa stesse sbagliando.
Un giorno , stanca di essere delusa dal mondo esterno, decise di crearsi un mondo tutto suo, caratterizzato solo da quello che poteva arrecarle piacere.
Era lì che si rifugiava quando era stanca delle responsabilità o quando voleva star lontana da quella gente falsa e cinica che si prendeva gioco della sua ingenuità .
Poi scoprì la danza e lì trovò la sua dimensione di irrealtà. Interpretava personaggi diversi che la facevano sognare. Quei semplici movimenti del corpo rappresentavano ciò che il suo cuore provava. Quando si esibiva su un palco era orgogliosa di ciò che era in grado di fare.
Sì, nella vita lei ha sempre dovuto dimostrare cosa sapeva fare. Si è sempre guadagnata tutto, ma questo non le interessava, l’importante era riuscire, in ogni caso, a portare a termine le cose che iniziava.
Crebbe con dei valori che la resero la persona che è oggi. Una persona semplicemente complessa, che adora il mondo e che si diverte a guardarlo con occhi diversi quando la società ne evidenzia i suoi lati negativi.
L’amore è l’unico tassello che le manca per essere veramente felice. Nelle sue storie passate la sua dolcezza non fu apprezzata, ma non si arrese e continuò a dare affetto anche alle persone sbagliate. Interpretò il loro modo di essere cercando di adattarsi alle loro esigenze. Anche lì recitò ruoli diversi a seconda delle maschere che doveva indossare sognando, in cuor suo, nell’arrivo di qualcuno che l’amasse per quella che è in realtà.
Giocava ad immaginare di vivere le stesse scene dei film. Fissava la porta di casa sua sperando che il campanello suonasse e che si trovasse davanti il suo principe che le dicesse : “Basta piangere piccola Faby, da oggi sarai solo felice perché mi prenderò io cura di te”.
La piccola Faby è una principessa d’altri tempi in cerca della persona che le farà capire che esiste un lieto fine, come in tutte le favole.
Dopo un anno d’amore si sposò ed ebbe una piccola creatura di nome Fabiola.
Il nome lo scelse il padre della bimba ricollegandolo al nome della principessa del Belgio regalandole, così, un titolo non suo. I tre partirono per l’Australia sperando di costruire all’estero la loro nuova vita insieme.
Qualche mese dopo il padre della bambina perì in un incidente stradale e sua madre decise di ritrasferirsi con lei a Milano per ripartire da zero dove tutto era iniziato .
Fabiola crebbe in fretta ed, essendo l’unico punto di forza della madre, si responsabilizzò velocemente.
La assecondò in tutte le sue scelte, trasferendosi assieme a lei in varie parti d’Italia cambiando radici, mentalità, amicizie, luoghi e abitudini. “Mettersi sempre alla prova e sapersela cavare” era la cosa che aveva appreso nella sua giovane vita.
Ella diventò presto forte e indipendente affrontando senza paura gli ostacoli della vita .
Non riuscì a fare altrettanto con le persone.
Per quanto lei si sforzasse nel prendersi cura degli altri, non comprendeva il motivo per cui non riuscisse ad essere apprezzata e ricambiata con le stesse attenzioni. Allora si chiedeva che cosa non andasse in lei e in cosa stesse sbagliando.
Un giorno , stanca di essere delusa dal mondo esterno, decise di crearsi un mondo tutto suo, caratterizzato solo da quello che poteva arrecarle piacere.
Era lì che si rifugiava quando era stanca delle responsabilità o quando voleva star lontana da quella gente falsa e cinica che si prendeva gioco della sua ingenuità .
Poi scoprì la danza e lì trovò la sua dimensione di irrealtà. Interpretava personaggi diversi che la facevano sognare. Quei semplici movimenti del corpo rappresentavano ciò che il suo cuore provava. Quando si esibiva su un palco era orgogliosa di ciò che era in grado di fare.
Sì, nella vita lei ha sempre dovuto dimostrare cosa sapeva fare. Si è sempre guadagnata tutto, ma questo non le interessava, l’importante era riuscire, in ogni caso, a portare a termine le cose che iniziava.
Crebbe con dei valori che la resero la persona che è oggi. Una persona semplicemente complessa, che adora il mondo e che si diverte a guardarlo con occhi diversi quando la società ne evidenzia i suoi lati negativi.
L’amore è l’unico tassello che le manca per essere veramente felice. Nelle sue storie passate la sua dolcezza non fu apprezzata, ma non si arrese e continuò a dare affetto anche alle persone sbagliate. Interpretò il loro modo di essere cercando di adattarsi alle loro esigenze. Anche lì recitò ruoli diversi a seconda delle maschere che doveva indossare sognando, in cuor suo, nell’arrivo di qualcuno che l’amasse per quella che è in realtà.
Giocava ad immaginare di vivere le stesse scene dei film. Fissava la porta di casa sua sperando che il campanello suonasse e che si trovasse davanti il suo principe che le dicesse : “Basta piangere piccola Faby, da oggi sarai solo felice perché mi prenderò io cura di te”.
La piccola Faby è una principessa d’altri tempi in cerca della persona che le farà capire che esiste un lieto fine, come in tutte le favole.
Commenti
Ho letto il tuo post da Dubba,hai centrato il bersaglio,quanti che ci stanno vicino ci conoscono veramente,quanti noi conosciamo veramente? Ciao e buna domenica,se smette di piovere,of course...