IL CACCIATORE DI AQUILONI.





Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a inseguirlo e a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta.Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan – il ragazzo dal viso di bambola, il cacciatore di aquiloni – è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve partire, tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C’è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. Trent’anni di storia afgana – dalla fine della monarchia all’invasione russa, dal regime dei Talebani fino ai giorni nostri – rivivono in questo romanzo emozionante e pieno d’atmosfera, diventato ormai un caso internazionale.

Commenti

JAENADA ha detto…
Il libro non l'ho letto.Ho sempre avuto difficoltà a leggere e vedere cose di cui si parla moltissimo e quindi inevitabilmente anche a sproposito.Non ho mai visto Via col vento e Passion,non ho letto Il codice da vinci e la Solitudine dei numeri primi,solo per citare alcuni esempi.Non è una manifestazione di snobismo,semplicemente ho la sensazione che tutto questo parlarne mi privi del piacere della scoperta e in qualche modo intacchi l'illusione di esclusività che ho bisogno di sentire nel rapporto tra me e l'opera fruita.Dell'Afghanistan però ho letto e visto molto.E' una terra che già a partire dal nome,così singolare,ha stimolato la mia curiosità fin da bambino.Una delle figure più controverse e affascinanti che ho incontrato in questo percorso di curiosità è stata senz'altro quella,ammaliante e controversa,del comandante Massud,conosciuto anche come "Il leone del Panshir",ferito a morte in un attentato il 9 settembre 2001 da parte dei talebani.Un guerrigliero duro,ma di grande cultura e carisma,morto per amore della sua terra.

Ho parlato troppo? :)

Un sorriso :)
JAENADA ha detto…
Si,ho parlato troppo.Due volte "controversa" in tre righe è un chiaro invito alla sintesi. :)
DIDI ha detto…
NON HO LETTO IL LIBRO...MA HO VISTO IL FILM...SEMPLICEMENTE BELLO NELLA SUA STORIA...MOLTO TRISTE IN CERTI PUNTI...MA LA REALTà DI QUESTI PAESI A VOLTE E' TALMENTE DIVERSA DALLA NOSTRA CHE MI CREA ALLO STESSO TEMPO CURIOSITà E ANSIA...
JAENADA ha detto…
Infatti abbiamo riflettuto.Missione compiuta. :)

Un bacio.
Faby ha detto…
@ jaenada: infatti ho postato questo libro semplicemente perchè sono stata attratta dalla storia afgana...purtroppo, per quanto se ne possa pensare male a causa degli accadimenti odierni, i veri afgani sono persone legate alla loro terra, alla loro religione, alla loro famiglia...a cui sono state estirpate in malo modo le proprie radici e tolta la propria identità. E' brutto pensare a tutto questo, è brutto pensare al mondo che si colora sempre più di rosso con genocidi, abusi, torture...è brutto pensare a questa violenza gratuita. Era solo un modo per riflettere. Beso

@ didi: ho letto questo libro e ho visto il film...ovvio che non c'è paragone...è molto triste, ma si confronta con quello che c'è oggi. Non sempre tutto ha un lieto fine, ma bisogna trovare il modo per superare le delusioni più atroci...trovare la forza per reagire. Forse questo era il messaggio finale che voleva lanciare. Un abbraccio:)
Pupottina ha detto…
^___________^

visto il film, ma il libro non l'ho letto........ dovrei!!!!
Io l'ho letto ed è stato argomento di uno dei miei primi post...
La cosa che a me ha fatto pensare è che il passaggio da una vita tranquilla e spensierata, normale, all'orrore di una guerra civile, con massacri, omicidi soprusi e torture non è una cosa impossibile.. ed è pazzesco vedere come persone normali si trasformano in un attimo in killer, pieni di odio e rancori e senza pietà per nessuno..
questo è un rischio che rincorre l'umanità e che, se noi lo trascuriamo, si ripete...

comunque un bel libro!
Faby ha detto…
@ pupottina: beh...sono di parte, l'ho postato...hehehe:)

@ me,just an italian man: si si...era esattamente quello il messaggio che volevo dare. E' un libro stupendo.
AndreA ha detto…
Una storia davvero bella quanto particolarmente drammatica.... :-)

Un abbraccio, a presto!! ;-)
Anonimo ha detto…
un libro che ho letto con piacere, visto anche il film, solo per curiosità, capire se tracciava la stessa strada, ma come al solito libro batte film 1 a 0

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