E ritorno a ballare.
Venerdì scorso ho scaricato da internet gli orari delle lezioni di danza classica e lunedì mi sono presentata davanti alla scuola di ballo del Maestro Walter Venditti. Ero nervosa, come una bambina al suo primo giorno di scuola. Ho conosciuto rapidamente il Maestro e sono schizzata ad infilarmi il body, calzamaglia e mezze punte per cominciare in tempo la lezione. Appena sono entrata in sala ho respirato un'aria familiare. Eravamo una ventina e la maggior parte era attaccata alla sbarra a fare stretching di riscaldamento. Ho cercato di trovare uno spazietto per me intrufolandomi tra un ballerino e un altro, visto che ormai tutti i posti migliori erano già stati presi. Poi mi sono guardata attorno e ho notato che ero motivo di conversazione, ma ciò non mi ha stupita in quanto questo mondo è caratterizzato da un alto spirito di competizione. La classe era formata da gente, anche molto più grande di me, che non ha mai smesso di ballare e il livello era alto (nella danza classica più è alto il livello e più gli esercizi sono veloci e complessi). Io ho provato ad eseguire tutti i passi non avendo, però, la pulizia e la tecnica di un tempo. Ormai sono trascorsi quasi dieci anni dal mio ultimo saggio di danza e per chi fa il ballerino stare fermo per così tanto tempo equivale a dire "ripartire da zero". Per ora sono soddisfatta del mio primo step. Ho, finalmente, sconfitto il mio blocco psicologico e assecondato unicamente la mia passione.
Questi sono degli esercizi che vi fanno capire quanto sia difficile la danza classica come disciplina.
Ascoltate la musica con l'anima.Non sentite un essere interiore che vi si risveglia dentro?È per lui che la testa vi si drizza, che le braccia si sollevano, che camminate lentamente verso la luce. E questo risveglio è il primo passo della danza come la concepisco io (Isadora Duncan ).
Commenti
Hai nominato due miti della danza classica A.Ferri e R.Bolle. Peccato che lei si sia ritirata dalle scene. Ogni volta che rivedo i suoi video mi viene la pelle d'oca.
"La signora delle camelie".
Parliamo di “Die Kameliendame”, titolo originale del capolavoro di John Neumeier creato per Marcia Haydée, stella del Balletto di Stoccarda.
“La Signore delle camelie” è un dance drama raffinato, quasi viscontiano nell’allestimento di Jürgen Rose. Passi a due appassionati, per una scrittura di grande livello, tesorizzata nel repertorio scaligero, grazie all’ultima e indimenticabile interpretazione di Alessandra Ferri. Era lei la splendida Marguerite Gautier, ammalata di tisi che muore tra le braccia di Roberto Bolle.
Quando ho letto il tuo paragone ho riso ininterrottamente per due minuti...ahahah!Beso
...e le gambe il giorno dopo?
ciao!!!
Perciò,studia mia cara.Che quando verrò a vederti ballare voglio poter scrutare la tua anima :)
Bacio.
@ jaenada: La penso esattamente come te. Studierò caro. Voglio tornare quella di un tempo(che bella frase hai scritto...Grazie).
:-)
Non ne avevo dubbi in realtà, visto che ho la classe e la leggerezza dell'orso baloo...
Però, come si suol dire, non si sa mai!!!
Ciao
mi ha sempre affascinata la danza classica, ma non credo di essere portata
a parte gli scherzi ti faccio l'imbocca al lupo!
un saluto
@ pupottina: beh, se non provi non lo saprai mai:D
@ Armando Paris: ahahah...grazie mille. Crepi il lupo;)
@ pansy: Grazie Viola, anch'io sono felice. Domani riprendo anche la palestra. Sono una ragazza iper attiva...hehehe! Beso
Magari potremmo venire tutti a vedere i tuoi saggi di danza.. virtualmente è chiaro..
A presto ;)
Molto volentieri. Prima devo recuperare la tecnica persa e poi vi mostrerò qualcosa:D